Il viaggio è giunto al termine La barca ha superato la tempesta L’onda ha scelto la sua riva Il cielo una nuova stella da accudire

Tra l’eterno e il tempo
Che cosa siamo, se non facciamo rumore? Che cosa possiamo fare per bruciare il mondo? Centinaia di stelle illuminano il cielo Centinaia di respiri occupano la mia anima Vorrei solo foste tutte qui
Ho sempre pensato di essere io il problema Ho sempre trovato qualcosa che potesse incolparmi: dei miei fallimenti delle mie ripetute cadute del mio non essere mai abbastanza. Ci ho pensato tante volte non ci ho dormito la notte E poi, improvvisamente, mi sono resa consapevole: che senso ha rendersi colpevoli dentro un mondo che …
Quella notte ho capito chi eri mi è bastato un sospiro più vero, poi il nulla E a Bologna ho bruciato in un rogo di incroci le strade, vetrine, le vie d’abitudine guardavo me stessa attraverso le altre persone pensavo davvero di sentirmi più forte se non che al riflesso proposto dai giochi di luce …
Non si era proprio accorta della strada che aveva fatto per arrivare a quell’attimo di vita. Il suo mondo, le sue consapevolezze nuove, il suo viso ripulito dai mesi precedenti. Tutto, nella sua altalena, appariva stanco e immobile: non riusciva a sbloccare la luce dal fondale. «Come vorrei» – si ripeteva ogni mattina appena sveglia. …
Abbracciarsi. Il sole timidamente cerca di scaldarmi Ascolto una nuova canzone e impazzisco se non riesco a distrarmi Scrivo, leggo, volteggio avanti e indietro, faccio un thè, prima di nascondermi Tra le pagine di un nuovo pensiero, nelle pieghe di un abbandono sincero L’ascolto che mi merito ogni giorno l’empatico bisogno che ho di starmi …
Potevo essere una ma ho scelto di essere mille Avrei potuto abbracciare l’impavido sole Avrei potuto costruirmi di pietra Eppure, sono figlia della luna, della timida brina Della solitudine che a volte è cura Della corazza di legno che presto s’inzuppa. Potevo essere una ma ho scelto di essere mille Sfogliandomi, nel tempo, imparare a …
Siamo funamboli su un cielo senza rete siamo costellazioni in cerca di unione siamo predatori di vento, maghi della dissolvenza. Non siamo soli in questo contesto non siamo capaci di allontanarci senza colpa ma con la forza che brucia: di compiere la magia, di esporre la verità che questo mondo spesso si dimentica delle mani …
Ho occhi grandi Il desiderio di perdermi dentro Se non sbaglio a nuotare Toccherò il fondo colore dell’iride Risalirò, umida e lucente Al primo tramonto di giugno.
Sai dove portarmi anche quando ho il silenzio come vestito scopri con me pochi centimetri so che li raccoglierai, ascolti. I fiori che hai negli occhi sbocciano lenti sotto il primo sole un rigolo d’acqua in cui rifocillarsi è il crescere silenzioso del mio fragile corpo. Non strapparmi altre parole.