Guardo così galleggiare
nella merda, gli infimi.
Prego per loro frivoli sintagmi
mi stacco dalla terra,
distendo la testa
ascolto solo me stessa.
Guardo così galleggiare
nella merda, gli infimi.
Che sia la volta celeste
quella buona, la più onesta
a tarpare le ali, a giudicare un domani
a lasciare cadere, insulsi e insapori
Le voci, nate
da un oceano che affoga
dal vuoto che avete in corpo.