Poesia

Ricordi a Bologna, quel mese di maggio?

Quella notte ho capito chi eri

mi è bastato un sospiro più vero, poi il nulla

E a Bologna ho bruciato in un rogo di incroci

le strade, vetrine, le vie d’abitudine

guardavo me stessa attraverso le altre persone

pensavo davvero di sentirmi più forte

se non che al riflesso proposto dai giochi di luce

ho capito realmente di essere nube.

 

Bologna ti insegna a essere più grande,

Bologna, di notte, ti lascia cadere

dalle illusioni e dai sogni che hai fatto

Scoprire chi sei in mezzo al cemento

aspettare ore e ore davanti a un cancello

Bologna era maggio, quando persi il controllo

Bologna è per me cenere, passione che muore

Bologna è e sempre sarà

momento d’alba, giro di chiavi, pareti e odori

salite e discese di una donna che vive

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