Quella notte ho capito chi eri
mi è bastato un sospiro più vero, poi il nulla
E a Bologna ho bruciato in un rogo di incroci
le strade, vetrine, le vie d’abitudine
guardavo me stessa attraverso le altre persone
pensavo davvero di sentirmi più forte
se non che al riflesso proposto dai giochi di luce
ho capito realmente di essere nube.
Bologna ti insegna a essere più grande,
Bologna, di notte, ti lascia cadere
dalle illusioni e dai sogni che hai fatto
Scoprire chi sei in mezzo al cemento
aspettare ore e ore davanti a un cancello
Bologna era maggio, quando persi il controllo
Bologna è per me cenere, passione che muore
Bologna è e sempre sarà
momento d’alba, giro di chiavi, pareti e odori
salite e discese di una donna che vive