Scrivo per cullare i miei pensieri più intimi
infrango le regole toccando questi stessi tasti
eppure mi sento ancora debole e necessito di respirare.
La notte racconta di me e spesso non ricordo chi sono
le chiedo una mano e mi tende piccoli rami annodati.
Scrivo per ricordami dei miei sentimenti rotti e impolverati
di quelli più sani, veri, intrisi d’amore e forti di chi mi ospita
di chi vive nel cuore, chi mi concede il respiro, chi intreccia la mente
e chi la svuota di tutte le paure e i rimpianti congelati nelle vene.
Perdonate la scrittura, la tengo con cura e si sente bene
a volte mi bussa nella testa e mi dice di stare tranquilla che tutto va bene.
Fate largo alle mille me cosparse dentro le vostre labbra
cucitevi bene prima di aprirle, assaporate la fragranza, fatela vostra
perché una di loro sarà piuma e solletico o distruttrice di ricordi
flebile parentesi di vita o goccia di vino sul collo.
Scrivo per rasserenare tutte loro e incorniciarle
prima del banchetto cui presiederà la regina delle onde
ed è così che cancellerò la particella più infima
che questa tastiera nasconde sotto di sé.
Quello che scrivo rimane a tutte voi e premo invio
senza concederti pietà.