Non ti sento, parli piano,
tu invisibile, io ti chiamo.
Scrivi nero, fondo bianco
perdi tempo, sfiori il pianto.
Pelle chiara, lunghi capelli
ti costruisci il tuo cielo, fatto di selve
ti costruisci uno scudo, leggero di tulle
ti silenzi la mente, collana di perle
abbassi lo sguardo per mille domande.
Se solo potessi alzare il volume di quello che ho dentro
se solo riuscissi a rendermi spettro di ciò che sento
provare, di contro, l’ebbro riscontro.
Non ti sento, parli piano,
tu invisibile, io ti chiamo.
Scrivi nero, fondo bianco
in questa stanza ti trovo in assenza
in questa stanza, poi, si respira l’intesa
di un labirinto di cui, alla fine, sei interferenza.