Hai mai sospirato così profondamente da non ritrovare più il fiato?
Ti sei mai accorta di quanto spazio intercorre tra un soffio di vento e un lampo di luce?
Incostante, come le ombre sul muro che costruivi da piccola,
le stesse che ora tendi a nascondere, a coprire con la notte, a distorcere nel sogno.
Hai mai provato il segreto della serenità? Hai mai colorato pagine bianche?
Ti sei mai spinta oltre la tua stessa voce, ti sei mai sentita più forte di prima?
Quando hai pensato di non potercela fare, quando ti sei arresa a qualche suono lontano
quando, dormendo, hai urlato contro qualcuno.
Provare a cambiare, non piacersi nel farlo e, in un secondo, ritornare all’inizio;
scontrarsi per strada, sentire gli sguardi, bruciarsi nell’anima, dimenticarti il tuo nome.
Voltarsi sul nulla, urlare in apnea, piangere sul sale, camminare incerta
su distese invisibili, melma che affoga, briciola afona che invano tuona.
Hai mai sospirato così profondamente da non ritrovare più te stessa?
Ti sei mai accorta di quanto spazio intercorre tra il mondo e la tua grandezza?
Senza più soffocare le ombre, prenderle per mano e tornare a parlare
Senza più nascondersi in un sogno, scoprire la voce, lotta e respira,
che in questo cammino chi è solo scompare, chi sa ascoltare ti ammira.